Cecina, situata nella parte nord della Maremma e lungo la Costa degli Etruschi, ha antiche origini e fu abitata da Etruschi e Romani. Fino al XVIII secolo, la zona era proprietà dei Medici e alla fine del 1500 Ferdinando I fece costruire il palazzo “ Fitto di Cecina“, sede dell’amministrazione delle terre del Granducato. Dopo secoli di abbandono e spopolamento, Cecina rinacque come piccolo borgo. Sorsero anche alcune ferriere che lavoravano i minerali provenienti dall’Elba. Intorno furono costruite le case degli operai e i magazzini del ferro. Verso la metà del 1800, il granduca Leopoldo II cambiò completamente l’aspetto del territorio, bonificandolo e rendendolo coltivabile, avviando così lo sviluppo economico che si è protratto fino ai nostri giorni. In località San Vincenzino possiamo ammirare i resti di una villa romana del I secolo a.C., con una cisterna sotterranea in cui erano convogliate le acque piovane. Nel V secolo la villa fu abbandonata e occupata in seguito da una necropoli. Alcune sale dell’area archeologica espongono i reperti rinvenuti, ma gli esemplari più prestigiosi si possono essere ammirati al Museo archeologico della Cinquantina.